I bambini in utero, se esposti ad antidepressivi SSRI assunti dalla madre, hanno un rischio maggiore di sperimentare deficit linguistici e cognitivi già nella scuola materna.

I bambini di madri depresse che assumono psicofarmaci antidepressivi serotoninergici durante la gravidanza hanno un aumentato rischio di deficit linguistici e cognitivi, rispetto ai bambini di madri depresse che non ne assumono, secondo i risultati di un nuovo studio dell’Università di Manitoba pubblicato in Pediatrics, la rivista ufficiale dell’American Academy of Pediatrics.

Ad oltre il 10% delle donne viene prescritto, durante la gravidanza, un antidepressivo con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI), che risultano essere gli antidepressivi più comunemente prescritti, come confermato dall’autore principale di questa ricerca, il Dr. Deepa Singal, ricercatore associato presso il Manitoba Centre for Health Policy presso il Max Rady College of Medicine, Rady Faculty of Health Sciences.

Nonostante l’uso diffuso di SSRI/SNRI in gravidanza, il Dr. Singal riferisce che “esistevano poche ricerche che esaminano gli effetti di questi farmaci sullo sviluppo cerebrale a lungo termine dei bambini esposti a questi farmaci in utero“.

Lo studio di Singal, denominato “In Utero Antidepressants and Neurodevelopmental Outcomes in Kindergarteners” (link a fine articolo), ha utilizzato i dati sulla popolazione ospitata presso il Manitoba Center for Health Policy (MCHP) dell’Università di Manitoba. Lo studio è una delle prime indagini al mondo sulla relazione tra l’uso di antidepressivi durante la gravidanza e i risultati dello sviluppo neurologico dei bambini all’asilo.

Il team di ricerca, che ha incluso anche il Dr. Marni Brownell, ricercatore senior, MCHP e professore di scienze della salute della comunità (CHS) e il Dr. Dan Chateau, ricercatore presso MCHP e assistente professore di CHS, hanno esaminato, tra il 1996 e il 2014, oltre 3.000 bambini le cui madri avevano almeno un disturbo dell’umore o un disturbo di ansia durante la gravidanza.

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Le madri sono state divise in due semplici gruppi: quelle che hanno assunto antidepressivi durante la gravidanza e quelle che non lo avevano fatto.

I ricercatori hanno esaminato i dati del sistema educativo per esaminare la salute dello sviluppo di questi bambini quando hanno raggiunto la scuola materna. E’ stato usato lo “Early Development Instrument (EDI)”, un questionario che esamina cinque aree specifiche:

  1. salute fisica e benessere;
  2. linguaggio e sviluppo cognitivo;
  3. competenza sociale;
  4. maturità emotiva;
  5. competenze della comunità e conoscenze generali.

I bambini sono considerati vulnerabili allo sviluppo in un’area se ottengono un punteggio basso, in base alla media nazionale.

I bambini che sono stati esposti a un antidepressivo SSRI/SNRI in utero avevano maggiori probabilità di ottenere un punteggio basso in due o più di queste aree rispetto a quelli che non erano stati esposti. I bambini del gruppo esposto agli antidepressivi avevano anche un rischio significativo di avere un basso livello di linguaggio e cognizione.

“Le nostre scoperte sollevano la preoccupazione che questi farmaci non siano benigni per il feto in via di sviluppo”
– Dr. D. Singal

Questo studio sottolinea l’importanza di presentare un approccio più ampio alla gestione della salute mentale materna, in particolare la considerazione degli approcci non farmacologici“.

È fondamentale notare, ha aggiunto Singal, che la depressione non trattata può anche causare danni alle madri e al bambino in via di sviluppo, poiché le donne in gravidanza depresse:

  • hanno meno probabilità di cercare un’adeguata assistenza prenatale,
  • potrebbero non avere un’alimentazione adeguata,
  • tendono a non dormire a sufficienza,
  • hanno un aumento del rischio di depressione postpartum,
  • sono maggiormente esposte all’abuso di alcol e di sostanze.
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Gli autori incoraggiano le donne a valutare con grande attenzione i rischi e i benefici dell’uso di antidepressivi con i loro medici prima di iniziare ad assumerne durante la gravidanza.

Inoltre, lo studio sottolinea la necessità di un intervento di supporto psicologico precoce e sostegno professionale per quei bambini di madri che hanno avuto depressione/ansia durante la gravidanza.

La salute dello sviluppo misurata dall’EDI è un forte indicatore del futuro successo accademico.


Lo studio


Crediti immagine: onlyyouqj