Una nuova ricerca dimostra che l’ipnosi – il processo di concentrare l’attenzione di una persona su uno specifico compito o una specifica sensazione – può trasformare un compito visivo solitamente difficile in uno molto più facile, aiutando gli individui a “riempire mentalmente i vuoti” di spunti visivi mancanti.

Il folclore popolare e l’evidenza aneddotica suggeriscono che le persone che si trovano in uno stato di ipnosi o di suggestione possono sperimentare allucinazioni sensoriali, come la percezione di suoni e immagini che in realtà non esistono. Evidenze scientifiche attendibili di queste esperienze, tuttavia, sono notoriamente difficili da ottenere a causa della loro natura soggettiva.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Psychological Science, fornisce prove convincenti sul fatto che le suggestioni ipnotiche sono in grado di aiutare le persone altamente suggestionabili a “vedere” oggetti immaginari, fornendo loro i dettagli mancanti necessari per risolvere un puzzle visivo altrimenti impegnativo.

L’ipnosi ha effetti intriganti sul comportamento umano“, ha detto Amir Raz, ricercatore della McGill University e coautore del documento. “Lo studio attento e sistematico dei fenomeni ipnotici può rispondere a domande importanti sulle interazioni mente-corpo e far progredire nuove terapie in medicina, psicologia e odontoiatria“.

Per la loro ricerca, Raz e i suoi colleghi hanno diviso 32 partecipanti in due gruppi: quelli che sono stati riconosciuti come altamente ipnotizzabili e quelli che erano meno suggestionabili. I partecipanti hanno visto una serie di linee scollegate che si muovevano su uno schermo. Le linee, se allungate e collegate, avrebbero formato varie forme geometriche, come diamanti o triangoli.

I partecipanti dovevano determinare se la rotazione delle figure geometriche incomplete avveniva in senso orario o in senso antiorario. Questo compito era intrinsecamente difficile perché le linee scollegate mancavano degli spunti visivi necessari per determinare facilmente la direzione della rotazione. Il tasso di successo dei partecipanti era approssimativamente del 50%.

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Ai partecipanti è stato poi somministrata una suggestione ipnotica che li portasse a immaginare che qualcosa stesse bloccando una parte di ciascuna forma osservata. In seguito, hanno poi ripetuto lo stesso compito di determinare il senso della rotazione.

I risultati hanno rivelato che i partecipanti che erano maggiormente sensibili alla suggestione ipnotica hanno “allucinato” con successo gli occlusori visivi sopra gli oggetti in movimento. Questo elemento immaginario aggiunto ha permesso ai partecipanti di visualizzare meglio le forme geometriche complete e di determinare in modo più esatto la direzione di rotazione. In media, il loro tasso di successo è migliorato a circa il 70%, un cambiamento statisticamente significativo.

I partecipanti del gruppo meno suggestionabile, per contro, non sono risultati più propensi a completare il compito di osservazione dopo la suggestione ipnotica. “Anche se questi risultati sono coerenti con la nostra ipotesi, i dati ci hanno sorpreso rivelando la natura decisiva e solida dell’effetto“, ha detto Raz.

Precedenti lavori sull’ipnosi avevano spesso evidenziato la capacità di sopprimere o rimuovere certe esperienze percettive. La nuova ricerca mostra prove convincenti che una suggestione ipnotica può anche migliorare o introdurre esperienze percettive.

I nostri risultati supportano l’idea che, almeno in alcune persone, le suggestioni possono aggiungere informazioni percettive all’input sensoriale“, ha detto Raz. “Questa osservazione conferisce un peso significativo agli aspetti teorici, clinici e applicativi delle scienze psicologiche e mentali“.

 


Lo studio


Crediti immagine: mrsiraphol

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