La nevrosi ossessiva si compenetra con il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (DOC), e si caratterizza per una costante presenza di sentimenti, idee, immagini e condotte ripetitive che assediano la mente e di conseguenza l’intero vissuto del paziente, il quale si ritrova quotidianamente a vivere una lotta incessante ed estenuante.

La personalità è caratterizzata dalla tendenza agli scrupoli, manie di presagio, di simmetria e di perfezione, tendenza all’introspezione, alla timidezza, ad agitazioni psico-motorie, ad azioni automatiche e a disturbi della sfera sessuale. Il paziente con tratti ossessivi ha piena coscienza della sua sofferenza, che riesce a giudicare come irrazionale, pur rimanendone soggiogato. In questi casi si parla di ego-distonia.

Si configura in tal modo una vita ritualizzata e una pressante coazione a ripetere (una tendenza alla ripetizione ciclica) sia nelle pratiche quotidiane (es. controllare ripetutamente di aver chiuso il rubinetto del gas, di aver chiuso la porta di casa, di pulirsi più volte al giorno tutta la casa per timore di contaminazione, ecc), e sia nella presenza insistente di stessi pensieri e immagini angoscianti, che irrompono la coscienza del nevrotico in modo molesto e angosciante, i cui contenuti ideativi spesso hanno tratti di timore di colpa focalizzati su un non definito nocumento arrecato ai propri cari, causato dalla propria eventuale negligenza.

Il mondo interiore del paziente è una “fortezza” fatta di cura, precisione, pulizia, scrupolosità, correttezza, rispettosità, compostezza e finezza. Il soggetto, per dominare tali ossessioni e compulsioni, ricorre a dei meccanismi di difesa, quali:

  • intellettualizzazione,
  • formazione reattiva,
  • annullamento retroattivo,
  • fissazione.

Si noti che tutte le tossicomanie e la bulimia nervosa riportano la nevrosi ossessiva.

 


Crediti immagine: shayne_ch13

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