Un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Psychology esamina come le esperienze d’infedeltà influenzino le relazioni future di un individuo. Aver tradito un partner o essere stati traditi sono stati entrambi associati a una minore qualità del rapporto nelle relazioni successive.
L’infedeltà può essere molto dannosa per il partner tradito, portando a conseguenze di salute mentale come una diminuzione della sicurezza sessuale e una ridotta autostima. Se irrisolti, i conflitti che hanno a che fare con il tradimento possono continuare a influenzare la vita di un’intera famiglia: sono stati messi in relazione all’aumento dell’ansia e della depressione nei bambini e spesso culminano nel divorzio.
Sebbene sia ovvio che l’infedeltà abbia sempre un impatto devastante sulla relazione, gli autori dello studio affermano che si sa ancora poco sugli effetti a lungo termine del tradimento, in particolare quando si tratta delle relazioni successive.
I ricercatori, di cui l’autrice principale è Joana Arantes, hanno reclutato un campione di 364 adulti tra i 18 e i 62 anni. Circa il 69% erano donne, e il 73% aveva una relazione in corso. I partecipanti hanno completato dei questionari demografici e hanno poi risposto a una serie di punti che riguardavano la loro esperienza con il tradimento. I questionari hanno anche valutato le tendenze sessuali degli intervistati e il valore che davano all’attrattiva fisica in un partner.
Il 26% degli intervistati ha dichiarato di aver tradito il proprio compagno a un certo punto della loro vita. È interessante notare che coloro che hanno indicato di aver tradito un partner in passato consideravano le loro relazioni attuali di qualità inferiore rispetto a coloro che non avevano mai tradito. Inoltre, chi aveva tradito presentava pulsioni sessuali più accentuate. Come sottolineano la Arantes e i suoi colleghi, quest’ultima risultanza non si discosta dalle prove precedenti che indicavano come le persone che tradiscono tendano ad avere pulsioni sessuali più elevate.
Successivamente, il 44% degli intervistati ha riferito di essere stato vittima di un tradimento in passato. Anche in questo caso, coloro che erano stati traditi hanno riferito una minore qualità della relazione attuale e un incremento delle pulsioni sessuali. I ricercatori affermano che questi risultati possono rispecchiare i risultati di ricerche precedenti che hanno dimostrato come coloro che sono stati traditi sono poi più propensi a tradire un partner in futuro.
I ricercatori hanno anche analizzato le differenze di genere che sono emerse dai dati. Gli uomini erano più propensi a riferire di aver tradito un partner (39%) rispetto alle donne (20%). Gli uomini hanno anche conferito maggiore importanza all’attrattiva fisica in un partner, hanno riferito una minore qualità della relazione attuale, e hanno avuto maggiori impulsi sessuali.
“Nel complesso“, dichiarano i ricercatori, “i risultati di questo studio aggiungono alla nostra conoscenza delle variabili che giocano un ruolo importante nelle relazioni di coppia – percezione della qualità della relazione, desiderio sessuale, importanza attribuita all’attrattiva fisica del partner e attrattiva di sé – mostrando che c’è una forte relazione tra questo e l’aver tradito un partner, o essere stati traditi da un partner in passato“.
Come riconosciuto dagli stessi autori, i risultati sono correlati ma, seppure alcune variabili sono state collegate, non è ancora del tutto chiaro quali influenzino le altre.
Per esempio, potrebbe accadere che una persona con un alto desiderio sessuale e una tendenza a considerare le relazioni romantiche come insoddisfacenti sia più propensa a tradire. I ricercatori sottolineano che una futura ricerca longitudinale aiuterebbe a far luce sulla più probabile direzionalità di queste variabili.
Lo studio
- “Extradyadic Behaviors and Gender: How Do They Relate With Sexual Desire, Relationship Quality, and Attractiveness“, Joana Arantes, Fátima Barros, Helena M. Oliveira.
Frontiers in Psychology
DOI: 10.3389/fpsyg.2019.02554
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