Una nuova ricerca pubblicata su Personality and Individual Differences fornisce nuovi elementi sulle conseguenze nella salute mentale dei soggetti che sono stati traditi dal proprio partner.

L’autrice di questo studio, la ricercatrice Rosie Shrout dell’Università Statale dell’Ohio, riferisce che “essere traditi può portare a una cattiva salute emotiva e psicologica come l’aumento dello stress, dell’ansia e dei sintomi depressivi. Sebbene molte persone manifestino questi sintomi dopo l’infedeltà di un partner, non tutti coloro che sono traditi reagiscono allo stesso modo. Volevamo sapere perché le persone hanno esperienze emotive così diverse. Sappiamo che l’autostima è importante nei momenti di stress. Le persone che in genere si considerano degne, e si accettano per quello che sono, tendono a vedere anche le esperienze stressanti in modo più positivo. D’altra parte, le persone con bassa autostima hanno maggiori probabilità di vedere eventi stressanti sotto una luce estremamente negativa. Eravamo pertanto curiosi di capire come l’autostima avesse un ruolo nella ricaduta emotiva dell’infedeltà di un partner; un’alta autostima porterebbe a proteggere le persone dall’infedeltà del loro partner? E l’infedeltà richiederebbe un tributo emotivo maggiore a quelli con scarsa autostima?“.

 

Lo studio eseguito dai ricercatori

Per il loro studio, i ricercatori hanno intervistato 232 studenti universitari che erano stati traditi durante una relazione impegnata negli ultimi 3 mesi. Al momento dello studio, il 15% dei partecipanti ha indicato di avere ancora una relazione con il partner che li aveva traditi.

I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti che hanno ottenuto un punteggio più alto in una misura di autostima tendevano a segnalare meno stress e meno sintomi di salute mentale dopo l’infedeltà del loro partner.

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Sempre la D.ssa Shrout, riferendosi ad un precedente studio condotto dallo stesso team di ricercatori, prosegue dicendo che il soggetto tradito “aveva dimostrato come l’incolpare un partner per averlo ferito, sentendosi in parte causa dell’infedeltà dell’altro, abbia portato a una salute mentale più scadente. In questo studio, le persone che hanno incolpato i loro partner, e che avevano una bassa autostima, hanno riportato i più alti livelli di stress, ansia e depressione“.

Interessante notare come, a livello psicometrico, sia stato evidenziato che i partecipanti con bassa autostima che erano d’accordo con affermazioni come “penso che il motivo per cui il mio partner mi abbia tradito non possa cambiare” e “penso che il mio partner meriti di essere biasimato per avermi tradito” tendevano a segnalare più stress legato all’infedeltà, e queste conclusioni erano a loro volta associate a maggiori sintomi di sofferenza mentale. Di contro, tra i partecipanti con maggiore autostima sono stati registrati livelli notevolmente inferiori di sofferenza psicologica ed emotiva.

Pertanto questa ricerca avrebbe individuato una correlazione tra l’autostima e la gestione/elaborazione del tradimento.

 

Le conclusioni della ricerca

L’autostima, nei momenti di stress, ricopre un ruolo fondamentale. Due diverse persone possono sperimentare lo stesso evento negativo, ma una persona potrebbe avere pochissime conseguenze sulla propria salute mentale, mentre l’altra potrebbe presentare diversi sintomi.

In questo studio, l’autostima ha svolto un ruolo fondamentale nello spiegare perché le persone hanno risposte emotive così diverse all’infedeltà di un partner; è possibile che le persone che hanno una grande autostima abbiano più risorse per far fronte all’infedeltà, come ad esempio rivolgersi ai loro amici e familiari e tornare ai loro hobby. Quelli con scarsa autostima potrebbero non essere stati in grado di raccogliere le risorse personali per gestire lo stress, intensificando infine l’impatto dell’infedeltà del partner.

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In ogni caso, come in ogni ricerca scientifica, ci sono degli avvertimenti specifici, che l’autrice riferisce: “sebbene l’infedeltà possa essere un’esperienza dannosa e stressante a prescindere da chi è stato tradito, la maggior parte dei nostri partecipanti erano giovani adulti nelle relazioni di coppia. Sebbene la maggioranza fosse in relazioni serie e impegnate, il bilancio della salute emotiva e mentale dell’infedeltà potrebbe essere diverso per quelli nelle relazioni a lungo termine o relazioni coniugali“.

 

Fonte: “Coping with infidelity: The moderating role of self-esteem“, di M. Rosie Shrout e Daniel J. Weigel.

 

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