Il matrimonio e l’attesa del matrimonio riducono l’uso di sostanze negli uomini, stando a quanto emerso da una nuova ricerca pubblicata in Psychological Medicine (Cambridge University Press).
Numerosi studi precedenti hanno già documentato la relazione tra matrimonio e uso ridotto di sostanze, sia illecite che lecite, negli uomini. Tuttavia, poiché gli studi precedenti si basavano su progetti correlativi, la direzione di questa relazione tra ridotto uso di sostanze e matrimonio non era del tutto chiara.
Mentre è plausibile che sposarsi e rimanere in casa sia di per sé un fattore protettivo contro l’uso di sostanze psicoattive, è anche possibile considerare che gli uomini che hanno meno probabilità di usare sostanze abbiano, di conseguenza, anche maggiori probabilità di rimanere sposati. In questo studio, i ricercatori hanno voluto approfondire la natura di questa relazione.
Lo studio longitudinale è stato condotto su 1.791 individui, in cui i ricercatori hanno raccolto dati sullo stato civile e sull’uso di alcol, tabacco e cannabis durante i diversi periodi di vita dei partecipanti. Questo progetto ha permesso ai ricercatori di confrontare le sostanze tra i partecipanti tra periodi diversi all’interno delle vite individuali.
L’analisi dei dati ottenuti ha rivelato che l’uso di alcol e cannabis si è ridotto in modo significativo prima del matrimonio e negli anni immediatamente successivi. Questa tendenza a ridurre il consumo di alcolici e di cannabis può essere spiegata dal fatto che le norme e le aspettative sociali associate al ruolo di un uomo sposato motivano le persone a cambiare di conseguenza le loro abitudini e i loro comportamenti.
È interessante notare che l’uso di sostanze negli uomini che convivevano con i loro partner assomigliava ai modelli riscontrati negli uomini single piuttosto che in quelli sposati.
L’uso del tabacco non è diminuito in previsione del matrimonio, ma è invece diminuito entro il terzo anno di matrimonio. Inoltre, gli uomini divorziati e separati si sono rivelati fumatori più incalliti rispetto ai loro coetanei sposati.
Lo studio ha permesso ai ricercatori di considerare nell’analisi degli importanti fattori familiari e individuali, come:
- lo stato socioeconomico,
- il basso livello di istruzione,
- la storia parentale di abuso di sostanze,
- i tratti antisociali,
- ecc.
L’effetto del matrimonio sulle abitudini d’uso di sostanze è rimasto immutato anche dopo aver controllato questi fattori, individuali e familiari, che in genere incrementano la probabilità di utilizzare sostanze psicoattive.
Lo studio
- “Marriage and Reductions in Men’s Alcohol, Tobacco, and Cannabis Use”, Jessica E. Salvatore, Charles O. Gardner, Kenneth S. Kendler.
Cambridge University Press – DOI:10.1017/S0033291719002964
Crediti immagine: prostooleh