Un recente studio francese, pubblicato sulla rivista Emotion, ha tracciato un nuovo legame tra autoritarismo di destra, tendenze di supremazia sociale e variabilità della frequenza cardiaca.

L’autoritarismo di destra è misurato attraverso:

  • atteggiamenti sottomessi e acritici verso le autorità;
  • la tendenza a condannare, respingere o punire gli individui che non rispettano le loro convenzioni sociali;
  • l’adesione ai valori ritenuti tradizionali (morali e religiosi).

L’orientamento alla supremazia sociale, invece, si riferisce alla preferenza per le relazioni sociali gerarchizzate e alla sentita necessità di dominare i gruppi estranei “ad ogni costo“. È inoltre legato a tratti di personalità antisociale, come la psicopatia e la strumentalizzazione.

Sia l’autoritarismo di destra che l’orientamento alla predominanza sociale sono correlati a livelli generalmente alti di pregiudizio, discriminazione, disumanizzazione, oppressione e affiliazione politica con la destra. Sebbene studi precedenti abbiano già dimostrato questa correlazione, pochi o nessuno finora aveva esaminato i fattori biologici che potrebbero mediare questa relazione.

Per rimediare a ciò, il presente studio esamina la relazione tra autoritarismo di destra, orientamento al dominio sociale e variabilità della frequenza cardiaca, ovvero una misura della durata differenziale tra i battiti cardiaci, che viene utilizzata come affidabile indicatore della percezione delle minacce e dello stress. Una maggiore adattabilità della variabilità della frequenza cardiaca ha dimostrato di saper prevedere una migliore regolazione emotiva e delle tendenze prosociali.

Nel primo studio degli autori, 119 adulti sani sono stati testati per la variabilità della frequenza cardiaca a riposo, mentre l’autoritarismo di destra e l’orientamento di dominanza sociale sono stati valutati con dei questionari.
In un secondo studio, altri 119 individui sono stati sottoposti a un test di stress forzato (ad esempio, contare all’indietro da 2083 in incrementi di 13 entro 5 minuti, senza errori).

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In entrambi gli studi, l’autoritarismo di destra e l’orientamento alla supremazia sociale si sono dimostrati correlati a una minore variabilità della frequenza cardiaca a riposo e a componenti di variabilità della frequenza cardiaca reattive e di recupero meno adattive.

I risultati dello studio sono interessanti poiché forniscono una potenziale spiegazione di come i fattori biologici abbiano un impatto sugli atteggiamenti autoritari. Capire perché gli individui tendano al pregiudizio, al rifiuto dei gruppi esterni (outgroup) e all’oppressione è la chiave per capire come i comportamenti antisociali possono essere affrontati con successo nella società.
Lo studio fornisce anche informazioni chiave su come la percezione della minaccia guidi le tendenze politiche e, in generale, la propensione verso l’autoritarismo di molti individui.

Sviluppare questo lavoro richiederà campioni più ampi e diversificati. Per esempio, sarebbe interessante confrontare come gli individui che vivono sotto governi di orientamento autoritario si confrontano con quelli in società più liberali.

 


Lo studio


Crediti immagine: ArthurHidden